Come il
cervello crea la percezione unificata degli stimoli dei due lati
ROBERTO COLONNA
NOTE E
NOTIZIE - Anno XXII – 24 maggio 2025.
Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale
di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a
notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la
sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici
selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori
riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.
[Tipologia del testo: RECENSIONE]
La straordinaria stagione
inaugurata dal Premio Nobel Roger Sperry e proseguita dal gruppo di Michael
Gazzaniga, Jeffrey Holtzmann, Joseph LeDoux, John Sidtis e altri, con gli studi su pazienti con cervello
diviso mediante il taglio chirurgico del corpo calloso e della commessura
anteriore[1], ci ha
fornito una base di nozioni e principi fondamentali per comprendere il modo in
cui si realizza la specializzazione complementare e l’integrazione funzionale
dei due emisferi cerebrali umani. Sappiamo che lo scambio di informazioni mediato
dal corpo calloso e attraverso il processo di rientro, ossia scambio reciproco,
simultaneo e completo tra due aree cerebrali, è alla base della sintesi
funzionale che garantisce l’unità della mente, del pensiero e dell’Io
nell’esperienza psichica di ciascuno di noi. Ma, se entriamo nel dettaglio di
come si realizza in generale nel cervello di un mammifero la sintesi percettiva
che consente all’informazione originata da stimoli provenienti da aree discrete
e circoscritte della periferia di un antimero di diventare una sensazione
percettiva unificata, allora ci rendiamo conto di avere ancora molte lacune.
Hyein Park e colleghi hanno condotto un’analisi dell’integrazione degli
stimoli tattili nella corteccia somatosensoriale dei due emisferi nel topo,
accertando che il processo è regolato dalla rilevanza comportamentale dell’esperienza.
(Park H.
et al., Bilateral integration in
somatosensory cortex is controlled by behavioral relevance.
Nature Neuroscience – Epub ahead of print doi: 10.1038/s41593-025-01960-z, 2025).
La
provenienza degli autori è
la seguente: Department of Biological Sciences,
Purdue University, West Lafayette, IN (USA); Department of Biomedical
Engineering, Purdue University, West Lafayette, IN (USA).
Hyein Park e colleghi hanno attuato una registrazione in ampia scala dalla
corteccia somatosensoriale primaria (S1) di destra e di sinistra di topi
eseguenti compiti che richiedevano il tatto attivo delle vibrisse per
coordinare gli elementi degli stimoli attraverso gli emisferi cerebrali.
Quando i topi toccavano
stimoli associati alla ricompensa, le loro vibrisse si muovevano con una maggiore
simmetria bilaterale, e sono emersi tra gli emisferi, sia il raggiungimento
sincrono dei picchi sia un accentuato accoppiamento picco-campo.
Questa attività
coordinata era del tutto assente in animali allo stato naturale che
incontravano uno stimolo. Se ne deduce che l’accoppiamento interemisferico
implica un processo interno diretto a uno scopo.
Gli esperimenti hanno
mostrato che, nei neuroni somatosensoriali S1, l’aggiunta di un tocco
ipsilaterale facilitava primariamente la risposta controlaterale principale
delle vibrisse. Questa facilitazione emergeva principalmente per stimoli
associati alla ricompensa e risultava persa nelle prove in cui i topi non
rispondevano.
Il silenziamento
della segnalazione via corpo calloso di S1 riduceva la facilitazione
bilaterale e la sincronia interemisferica.
Questi risultati evidenziano
chiaramente una logica stato-dipendente che aumenta il flusso di
informazione tattile attraverso il corpo calloso.
In conclusione, lo studio
condotto da Hyein Park e colleghi suggerisce che
l’integrazione bilaterale sia facilitata dalla rilevanza comportamentale
dell’esperienza.
L’autore della nota ringrazia
la dottoressa Isabella Floriani per la correzione della bozza e invita alla lettura delle
recensioni di
argomento connesso che appaiono nella sezione “NOTE E NOTIZIE” del sito
(utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA”).
Roberto Colonna
BM&L-24 maggio 2025
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of Neuroscience, è registrata presso l’Agenzia delle Entrate di Firenze,
Ufficio Firenze 1, in data 16 gennaio 2003 con codice fiscale 94098840484, come
organizzazione scientifica e culturale non-profit.
[1] Ricordiamo che l’intervento
costituiva l’unico mezzo per evitare la generalizzazione delle crisi
epilettiche con conseguente rischio per la vita, in pazienti affetti da
epilessia resistente a tutti i trattamenti farmacologici.